UPDATE 1: THEY MADE IT! AFTER 10 HOURS OF OCCUPATION OF THE LAB THE ACTIVIST TOOK OUT HUNDREDS OF MICE AND ONE RABBIT. ALL THE OTHER ANIMALS IN THE LAB WILL BE SET FREE IN THE NEXT DAYS. ORIGINAL POST BY COORDINAMENTO FERMARE GREEN HILL
UPDATE 2:
OFFICIAL VIDEO of the action by Coordinamento Fermare Green Hill
ARTICLE (italian) by Coordimanento fermare Green Hill
Per
l’elezione del comitato scientifico per i metodi alternativi/sostitutivi alla
sperimentazione animale (vedi evento) ho votato il dottor Massimo
Tettamanti. Con questo post intendo precisare le motivazioni della mia scelta e
chiarire alcuni dubbi, in particolare riguardo alle critiche (ingiuste) secondo
cui Tettamanti vorrebbe la regolamentazione della sperimentazione animale e non
la totale abolizione.
MOTIVAZIONI
È una
persona competente, esperta nell’ambito dell’antivivisezionismo scientifico
SOPRATTUTTO per quanto riguarda i metodi alternativi
Conosce
le leggi che regolano la sperimentazione animale e le procedure giuridiche e
burocratiche necessarie a modificare le leggi
Non
teme il confronto con la controparte pro vivisezione, tanto che sono i
vivisezionisti che, invitati a dibattito, non si presentano
Riguardo al primo punto ricordo che Tettamanti è
responsabile del progetto I-CARE (Centro Internazionale per le
Alternative nella Ricerca e nella Didattica) e che grazie a Tettamanti e agli
altri volontari di I-CARE in Italia 110 corsi di laurea su 144 hanno sostituito
l’uso di animali nella didattica vedi DIDATTICA UNIVERSITARIA IN ITALIA.
Questi animali sono stati salvati dalla vivisezione non attraverso discorsi di
carattere etico, ma con argomentazioni scientifiche e soprattutto grazie alla
presentazione e alla fornitura (gratis) dei metodi alternativi del centro
I-CARE. In sostanza se il corso si scienze biologiche dell’Università di
Ferrara, che io frequento, non utilizza più animali nelle esercitazioni
didattiche è merito di I-CARE. Oltre allo sviluppo e alla diffusione dei metodi
alternativi, I-CARE si occupa anche di riabilitare gli animali salvati dai
laboratori; aprendo il seguente link si possono vedere gli animali salvati dall’Università di Ferrara.
Le competenze del dottor Tettamanti sia in ambito
scientifico che giuridico (grazie anche al fatto che è un criminologo forense,
si veda il curriculum) ne fanno uno degli avversari più temuti dai pro
vivisezione, tanto che questi, anche quando invitati a dibattiti pubblici
sull’uso di animali nella ricerca (esempio a Reggio Emilia) nessuno si è
presentato a difendere la sperimentazione animale contro Massimo Tettamanti e
Stefano Cagno. Spesso Tettamanti e Cagno ricordano questo particolare nelle
loro conferenze (si vedano i link alle conferenze alla fine del post).
Un’altra prova del fatto che Tettamanti sia considerato una
persona scomoda per chi ha interessi legati alla sperimentazione animale deriva
dal fatto che quando l’Atra (associazione svizzera per l’abolizione della
vivisezione, di cui Tettamanti è consulente scientifico) ha proposto lo stesso
come candidato alla Commissione ticinese sulla sperimentazione animale il Consiglio
di stato ticinese ha respinto la richiesta perché Tettamanti non è svizzero,
nonostante nelle altre commissioni svizzere siano presenti persone non di
nazionalità svizzera; la notizia da Nel Cuore e da LSCV.
RIGUARDO ALLE ACCUSE
Le critiche secondo cui Tettamanti sarebbe per la
regolamentazione e non per l’abolizione totale della sperimentazione animale
sono false. Egli si è sempre battuto contro la vivisezione, e se la proposta di legge n. 5442 (che ha sollevato queste critiche e alla cui stesura ha
partecipato anche Massimo Tettamanti), prevedeva solo delle restrizioni e non
l’abolizione della sperimentazione animale è perché i test su animali sono
imposti da leggi internazionali e l’Italia, facendo parte della Comunità
Europea, non avrebbe potuto abolire i test su animali se non in particolari
ambiti che sono lasciati a discrezione degli Stati membri. Chi ha sostenuto che
la proposta di legge fosse peggiorativa rispetto alla legge 116/92 che
intendeva sostituire (mi riferisco in particolare a Equivita) avrebbe almeno
dovuto partecipare ai lavori di stesura e sostenere le proprie idee (se
Equivita non avesse abbandonato il campo durante la stesura della PdL forse si
sarebbero ottenuti risultati migliori). Per vedere il commento di Massimo
Tettamanti e Marina Berati alla PdL e la risposta alle critiche cliccare QUI.
CONCLUSIONI
I
candidati al comitato scientifico sono tutti esperti per quanto riguarda la
vivisezione e sono tutti per l’abolizione della vivisezione; tuttavia,
trattandosi di un comitato scientifico per i metodi alternativi/sostitutivi
ritengo che i candidati migliori siano coloro che hanno conoscenze, competenze
ed esperienza nell’ambito della ricerca e dei metodi alternativi, ossia:
Massimo Tettamanti, Candida Nastrucci e Susanna Penco.